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ALBO: aggiornato l’indirizzo mail per supporto a pre-iscrizione

Gentile Socio,

ad integrazione di quanto già divulgato nei giorni scorsi, Ti comunichiamo che per tutte le questioni e problemi inerenti alla procedura di pre-iscrizione all’albo, è a Tua disposizione un nuovo indirizzo di posta elettronica:

  • – helpdeskiscrizioni@tsrm.org

Potrai rivolgerti all’indirizzo mail di supporto indicando nell’oggetto il tuo CF e specificando il tipo di problema che hai riscontrato nel corpo della mail. Tutto questo andrà scritto dallo stesso indirizzo di posta elettronica che hai inserito nella domanda di pre-iscrizione.

Attenzione, segnaliamo che l’indirizzo datakey@datakey.it non è più attivo.

Clicca qui per scaricare il tutorial d’iscrizione.

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Nuovi profili della sanità: dal 1° luglio procedure di iscrizione al maxi-Ordine

Cari Soci,

a partire dal 1° luglio 2018 sarà possibile avviare le pratiche per iscriversi al maxi-Ordine delle professioni sanitarie, previa presentazione della domanda online.

Ecco, in breve, gli step da seguire:

  1. Attivare la registrazione sul portale www.tsrm.org
  2. Attendere il vaglio delle associazioni di categoria
  3. Una volta ricevuto il consenso, procedere con i pagamenti delle tasse
  4. Attendere la parola finale del Consiglio Direttivo che perfezionerà la richiesta

Una svolta tanto attesa che permetterà il censimento dei professionisti abilitati a operare nel Sistema Sanitario con l’iscrizione all’Albo ufficiale.

Vi invitiamo a scaricare l’articolo de Il Sole 24 ORE qui per conoscere linee guida e passaggi da attuare.

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Il Decreto Lorenzin in Pillole di Domenico Pignataro

L’approvazione del Disegno di legge Lorenzin ha segnato una svolta per le professione sanitarie. Dopo 70 anni, il provvedimento riorganizza gli ordini professionali introducendone dei nuovi, tra cui l’istituzione dell’Ordine Professionale per gli Igienisti Dentali. Un cambiamento desiderato e a lungo atteso, che porterà tante novità e non poca confusione in attesa dei decreti attuativi del Governo.

Mimmo Pignataro, Responsabile delle problematiche professionali AIDI, ci guida attraverso questo mondo complesso dando risposta ad alcuni interrogativi comuni sorti tra gli Igienisti Dentali.

Clicca qui per leggere tutte le pillole di Mimmo Pignataro.

 

Di seguito, la lettera della Presidente Abbinante in occasione dell’approvazione della Legge 43 del 2006 nello scorso 22 dicembre 2017.

Dopo 11 anni di stallo dalla definizione della Legge 43 del 2006, le professioni sanitarie hanno finalmente il tanto agognato albo professionale. Con la sua istituzione il possesso dei titoli abilitanti all’esercizio professionale, l’obbligo della formazione continua, la valorizzazione dell’aspetto sociale delle varie attività professionali ed il rispetto del codice deontologico divengono la conditio sine qua non per l’esercizio della professione. Un’opera innovatrice che definisce così, in maniera inequivocabile le varie figure professionali.
IL DdL approvato, coniugando competenze, titoli professionali e deontologia, metterà ordine nel mondo degli operatori sanitari, la cui pluralità è stata determinata, negli ultimi decenni, dall’approfondimento e dalla specializzazione delle varie attività sanitarie.
Come Presidente AIDI, associazione rappresentativa presso il Ministero della Salute, non posso che plaudire, soddisfatta, alle finalità del DdL la cui approvazione e conseguente applicazione porterà al definitivo riconoscimento della identità di una categoria professionale impegnata a promuovere la salute orale. Salute orale intesa non solo come cura del cavo orale ma come prevenzione delle patologie di un organo, la bocca, il cui benessere come confermato dalla moderna concezione olistica della medicina, è condizione indispensabile per la salute dell’organismo intero.

Dott.ssa Antonia Abbinante
Presidente AIDI

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Domenico Pignataro interroga il Ministro Lorenzin su Zapping Radio 1

Il 19 dicembre 2017 a Radio 1, nell’ambito del programma radiofonico Zapping, il nostro Domenico Pignataro
Responsabile delle problematiche professionali – ha avuto il piacere di avere un breve confronto con il Ministro Lorenzin circa l’andamento del DDL sul riordino degli Ordini Professionali.

Domenico Pignataro:
“Buona sera Ministro Lorenzin, chiamo in merito al DDL Lorenzin. Io sono il Responsabile delle problematiche professionali di AIDI Associazione Igienisti Dentali Italiani e aspettiamo il riordino degli Ordini professionali sanitari in ottica di funzione pubblicistica degli stessi, quindi a tutela e garanzia oltre che dei professionisti sanitari ancor più dei nostri pazienti.
Volevo chiedere al Ministro se questo rush finale vedrà l’approvazione del DDL e cosa prevedere in qualità di Ministro proponente del famoso DDL da noi apprezzato e del quale non aspettiamo altro che l’approvazione.”

Ministro Lorenzin:
“È una legge epocale che ho portato in Parlamento 5 anni fa, a proposito delle forme mancanti sulla riforma dei processi legislativi della Camera e Senato (11.02) Dovrebbe arrivare come ultimo provvedimento approvato al Senato, stiamo spingendo molto per portarlo a casa, riguarda la vita di 2 milioni di lavoratori del mondo della salute: medici, infermieri, tecnici di laboratorio, tutto il mondo delle professioni sanitarie e (…) più moderne e più operative, cioè da più capacità di lavoro (…) un altro pezzo importantissimo. Faccio il tifo anche io e spero di ottenere l’approvazione prima della fine della legislatura.”

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AIDI E UNID IN SENATO

di Paola Bilanzone

Il mondo della politica ha aperto le porte in maniera significativa agli igienisti dentali italiani con il I Congresso politico istituzionale, svoltosi nella sala Capitolare del Senato della Repubblica, a Roma, il 24 marzo 2017. I membri del Consiglio direttivo dell’AIDI e dell’UNID hanno contattato e incontrato senatori, ministri ed onorevoli attenti e sensibili alle diverse istanze degli operatori sanitari. In attesa che la Camera riesamini il disegno di legge C 3868 per il riordino delle professioni sanitarie e la tutela della salute dei cittadini in materia di abusivismo professionale, è stata sancita col Congresso un’unione di intenti tra le due associazioni rappresentative presso il Ministero della Salute, per sostenere e salvaguardare la nostra giovane professione.

A moderare l’incontro la dott.ssa Antonella Abbinante, presidente AIDI e il dott. Maurizio Luperini, presidente UNID.

Tra le tematiche discusse: istituzione di Albi e Ordini delle Professioni sanitarie, DDL Responsabilità professionale, inserimento della figura dell’igienista dentale nel pubblico, aggiornamento professionale col sistema ECM, contratto di lavoro, lotta all’abusivismo professionale.

Il senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri, della Commissione Igiene e Sanità del Senato, ha evidenziato l’importanza di puntare a normative snelle per evitare che la terza lettura della Camera non dia risultati infruttuosi, nell’ottica di una creazione di Ordini che non siano vissuti come organismi sindacali ma con una funzione moderna. Albi con valenza pubblicistica per garantire il bene della comunità e per intensificare le attività di vigilanza e controllo sulla professione. Dal Decreto 137 del ’99 che riconobbe la figura dell’igienista dentale come professione sanitaria si ha finalmente una percezione rafforzata della figura e della sua rilevanza sociale, nell’ambito della prevenzione e della promozione della salute.

Interessanti gli spunti di riflessione offerti dal Dottor Lionello Cosentino, già senatore nella precedente legislatura, che si è interrogato sulle forti resistenze che da sempre esistono in Parlamento e sulle pagine di giornali e riviste, verso ogni forma di riconoscimento di tutela professionale che è, invece, da intendersi unicamente come esigenza di tutela degli utenti a garanzia della qualità e della sicurezza dei cittadini. Lo sviluppo e l’entusiasmo legato alla liberalizzazione del mercato del lavoro potrebbero creare problemi insormontabili, esponendo ai rischi di professioni non qualificate, rischio che un’adeguata politica di tutela delle qualità professionali potrebbe facilmente arginare.

Ad aver respirato il grande entusiasmo da parte degli igienisti dentali italiani nel delineare un futuro con punti fermi per la professione, il dott. Antonio Bortone, presidente CONAPS, Coordinamento Nazionale Associazioni Professioni Sanitarie che in chiave non troppo ottimistica, perché protagonista da sempre di un’odissea infinita, ha comunque ancora una volta auspicato il buon esito del riordino delle professioni sanitarie.

Il Ministro Beatrice Lorenzin, del Ministero della Salute, non ha potuto partecipare al Congresso ma ha inviato un saluto all’auditorio , con l’auspicio che i lavori parlamentari che coinvolgono il disegno di legge 3868 si concludano in tempi brevi, per garantire la “giusta serenità nell’esercizio della propria attività a tutela del buon funzionamento del sistema sanitario”. Dal comunicato della senatrice Emilia De Biasi, Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, è emerso un tema importante: il tema della dignità professionale, del lungo cammino formativo e della necessità di rendere autonoma la professione. L’Albo degli igienisti dentali con le altre professioni sanitarie, sarà collocato all’interno dell’ordine quadro dei tecnici di radiologia medica. Dati i numeri esigui, non si può dar vita ad un ordine autonomo, ma per riconoscere la professione è importante che essa sia collocata in un ordine. L’esperto delle professioni sanitarie, Francesco Saverio Proia, ha ricordato che il DDL Lorenzin riguarda, oltre un milione di professionisti, dal medico al podologo, igienisti dentali inclusi.

In tema di sistema ECM, il dott. Sergio Bovenga, del CoGeAPS, Consorzio Gestione Anagrafiche Professioni Sanitarie, ha evidenziato come la qualità delle prestazioni sia strettamente legata alla qualità della formazione che deve essere tirata fuori dalla logica dei punti per farla entrare in quella di uno sviluppo di formazione continua. Un’intelaiatura di percorsi formativi che rispecchi le reali esigenze e necessità delle professioni, più che gli aspetti formali, eviterebbe anche il turismo formativo all’estero. Attualmente coloro i quali non sono iscritti ad un’associazione non sono monitorati dal punto di vista formativo. Da qui l’esigenza di un Albo.

Il Ten. Col. Erasmo Fontana, Comandante del gruppo CC per la Tutela della Salute di Roma, ha minuziosamente spiegato i meccanismi d’azione dei NAS, mostrando i dati dell’abusivismo in Italia in ambito delle professioni sanitarie: 937 casi segnalati nel 2013 contro i 507 del 2016. Dai risultati conseguiti nell’attività di contrasto svolta dai NAS, nel 2013 si registravano 297 casi di esercizio abusivo alla voce Odontoiatri, in cui rientrano anche gli igienisti dentali, contro i 136 del 2016. In Italia esistono 33 nuclei NAS, organo che lavora su attivazione del Ministero della Salute e della Polizia giudiziaria. Questi vigilano sulla tutela della salute pubblica, in tema di somministrazione di farmaci, abusivismo, doping. All’interno di un meta-sistema tra la segnalazione del cittadino e il Ministero della Salute, vengono avviate le ispezioni dei NAS con funzione preventiva e come canale di segnalazione delle diverse condotte lavorative in una sorta di osmosi info-operativa. Conoscere i processi operativi di vigilanza è una rassicurazione per i professionisti sanitari che studiano seriamente, si aggiornano ed esercitano la propria attività con dedizione.

Il vasto capitolo sull’abusivismo professionale è stato approfondito dagli avvocati delle due associazioni promotrici dell’iniziativa in Senato. “Conta tanto la voglia di metterci la faccia, il coraggio di parlare. Attraverso il sito AIDI possono essere inviate segnalazioni che poi dovranno essere circostanziate per arrivare ad un esposto a doppia firma – ha precisato l’avv. Fabrizio Mastro, dell’AIDI. Una brutta vicenda, in tema di abusivismo, è stata raccontata dall’avv. Micaela Cardillo, dell’UNID: alcuni odontoiatri della provincia di Bolzano inviavano le proprie assistenti alla poltrona in Austria e, a fronte di una decina di lezioni, conseguivano il riconoscimento di assistenti alla profilassi sul territorio austriaco. Rientrate in Italia poi, svolgevano appieno l’attività abusiva di igienista dentale. Dopo sette anni di monitoraggio, a seguito di segnalazione da parte dell’associazione, è stata inviata dall’Ordine dei Medici e Chirurghi una lettera di richiamo ai propri associati per prestare attenzione a questi tipi di percorsi formativi non riconosciuti in Italia.

Si deve combattere l’abusivismo, in primis, sotto l’aspetto culturale. La figura dell’igienista dentale viene spesso ancora sovrapposta a quella dell’assistente alla poltrona. Il tema della prevenzione è da affrontare seriamente” – ha aggiunto Fausto Fiorile, presidente AIO. Le pene sull’abusivismo devono essere inasprite, secondo Gianfranco Prada, presidente ANDI, che ha anche evidenziato l’importanza di una vera e proficua sinergia professionale tra odontoiatra e igienista dentale.

L’On. Benedetto Fucci, membro della XII Commissione Affari Sociali, attraverso un messaggio ha espresso alcune brevi valutazioni sulla recente Legge n. 24 del 2017 in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie, esprimendo soddisfazione per gli obiettivi e per l’impianto del provvedimento che interviene sulla gestione del rischio clinico, sulla natura della responsabilità del professionista, sul tentativo obbligatorio di conciliazione, sulle tutele assicurative, sul Fondo di garanzia per i danni derivanti da responsabilità sanitaria, sulle Linee guida elaborate dalle società scientifiche, sulla disciplina relativa ai consulenti dei tribunali. A tal proposito L’avv. Fabrizio Mastro, dell’AIDI, ha affrontato il discorso dell’obbligo assicurativo a carico del professionista che svolge la propria professione al di fuori di una delle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private o che presti la propria opera all’interno della stessa in regime libero-professionale ovvero che si avvalga della stessa nell’adempimento della propria obbligazione contrattuale assunta con il paziente, per i rischi derivanti dalla propria attività.

Il prof. Mario Giannoni, presidente dei Corsi di Studio in Igiene Dentale, ha rimarcato la grande responsabilità che vi è dietro la formazione delle figure professionali, in un momento storico in cui ancora la Sanità italiana non impiega molte risorse economiche nella prevenzione, provocando dei rallentamenti importanti per il fiorire della stessa. Parallelamente esistono numerosi ospedali sul territorio nazionale, come in Friuli Venezia Giulia, dove esistono progetti di prevenzione che valorizzano la figura dell’igienista dentale. Il Prof Giannoni ha infine sottolineato come non si possano avere corsi di laurea professionalizzanti in assenza di docenti dello specifico profilo professionale . La Dott.ssa Saiani, nel suo comunicato ha evidenziato l’impegno della Conferenza Permanente delle Lauree Sanitarie da lei presieduta, per l’inserimento tra i requisiti minimi di un corso di laurea, di un docente universitario strutturato appartenente alla professione e per il riordino dei settori scientifico disciplinari. Nei prossimi mesi il Consiglio Nazionale Universitario (C.U.N.) dovrebbe aprire un tavolo di revisione degli attuali settori e la Conferenza, in collaborazione con la Commissione Nazionale dei Corsi di laurea in Igiene Dentale, ha elaborato una proposta che preveda un unico settore disciplinare contenente le declaratorie del profilo specifico di ciascuna professione sanitaria.

La dott.ssa Barbara Ottaviani, dirigente MIUR, ha parlato dell’ Osservatorio delle Professioni Sanitarie riattivato nel 2016, con l’intento di assicurare una qualità alta della formazione. Vi è, in tale percorso, l’esigenza di rivedere anche i Master professionalizzanti che devono essere impartiti solo in atenei sedi di corsi di laurea di Medicina. “Bisogna prestare attenzione agli sbocchi lavorativi proposti da università on line. Traggono in inganno. Le lauree on line, infatti, non possono essere convalidate a livello sanitario” – ha aggiunto la Ottaviani che, nel corso del proprio intervento, ha parlato del riconoscimento delle lauree conseguite all’estero, da valutare singolarmente sulla base dei percorsi formativi seguiti e con una rigida prassi di integrazione formativa sul territorio nazionale.

Il dott. Angelo Mastrillo, dell’Osservatorio Nazionale PP.SS., si è soffermato sullo sviluppo della professione, decisamente in crescita. Secondo i dati Almalaurea che saranno presentati ad aprile presso l’Università degli Studi di Parma, il 90% dei neolaureati trova uno sbocco lavorativo ad un anno dalla fine del percorso universitario. Ci sono vari punti gestazionali da incrementare, tra cui un personale tecnico che si occupi della proclamazione dei posti accademici in linea con i bisogni del territorio.

Infine tra i temi trattati, ha suscitato interesse e dibattito, lo Statuto Del Lavoro Autonomo il cui iter parlamentare sembra essere giunto alle battute finali, come da rassicurazioni ricevute in uno scritto dall’onorevole Franca Biondelli del Ministero del lavoro e delle politiche sociali . Il DDL, recante misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale , contiene disposizioni che prendono in considerazione le “criticità” del lavoro autonomo nei rapporti con clienti che rivestano una posizione dominante o in caso di partecipazione a gare di appalto e che garantiscono maggiori tutele previdenziali a favore degli iscritti alla Gestione separata del lavoro autonomo.

Il I Congresso politico istituzionale è stato sicuramente un momento importante per mettere a fuoco i punti salienti contenuti nel disegno di legge C3868, un provvedimento complesso che presenta numerose previsioni positive per i professionisti del settore sanitario.

Un grande ringraziamento va a tutti i membri del Consiglio direttivo AIDI, che si impegnano alacremente per far riconoscere la rilevanza sociale della nostra professione.