L’intelligenza artificiale è ormai una realtà in campo medico e odontoiatrico per aspetti sia clinici sia extra clinici e lo dimostra il numero sempre più crescente degli studi di ricerca pubblicati. La professione dell’Igienista dentale può trarne un importante vantaggio, soprattutto nell’interazione e nella comunicazione col paziente e, vista la sua possibile applicazione anche in ambito pubblico, potrebbe essere utile nel monitoraggio del cavo orale, nel garantire servizi di promozione della salute orale e nella prevenzione e trattamento delle principali patologie soprattutto in quella utenza che ha difficoltà di accesso fisico ai servizi. Ma come spesso accade con le nuove rivoluzioni tecnologiche, questo cambiamento suscita sentimenti contrastanti e, se da un lato, lo percepiamo come una minaccia, dall’altro, ne siamo affascinati. L’illustrazione realizzata per il Congresso, rappresenta infatti una donna che si fonde con il suo alter ego digitale, simboleggiando l’incertezza che caratterizza l’attuale coesistenza tra l’umanità e il potente mondo dell’intelligenza artificiale. Esiste indubbiamente il rischio che l’intelligenza artificiale possa apparire una “soluzione semplice” e ridurre la soggettività umana nel prendere decisioni. Al riguardo, sono state pubblicate delle linee guida del ministero della salute mondiale e di recente un regolamento dell’UE per far sì che l’intelligenza artificiale non sostituisca il controllo umano, non danneggi le persone con diagnosi o consigli di trattamento errati e assicuri trasparenza, inclusività, privacy, equità e sostenibilità, incoraggiando la responsabilità. Tutti gli strumenti e le tecnologie se utilizzate in modo scorretto possono rappresentare un pericolo, ma è altresì vero che se utilizzate in modo etico, con competenza e razionalità possono portare importanti benefici nell’assistenza odontoiatrica. Un professionista preparato, costantemente aggiornato e che svolge con passione e coscienza la propria attività non ha ragione di temere l’IA come antagonista, ma riuscirà a coglierne le potenzialità, apportando vantaggi a supporto della propria pratica clinica. Obiettivo del congresso è quindi comprendere e utilizzare al meglio gli strumenti tecnologici per il progresso consapevole della professione.
Buona partecipazione
Antonella Abbinante