Le problematiche dello smalto nell’adulto
COSA SAPERE
Lo smalto, lo strato più superficiale del dente, è composto principalmente da una componente minerale di cristalli di idrossiapatite, e da una minima percentuale di matrice organica. Il fitto intreccio di queste componenti caratterizza la durezza necessaria per sostenere la masticazione (durezza fisica), ma rende lo smalto poco resistente all’attacco dell’acido prodotto dalla fermentazione dei carboidrati, per l’azione dei batteri cariogeni. Tra i cristalli di idrossiapatite, infatti, vi sono delle porosità che permettono lo scambio di acqua e ioni mediante la saliva e questo garantisce una stabilità chimica suscettibile delle variazioni dell’ambiente orale.
Le problematiche dello smalto che interessano l’adulto possono essere classificate in pre-eruttive e post eruttive.
Le alterazioni pre-eruttive originano durante la formazione dello smalto e quindi sono presenti fin dalla comparsa del dente nel cavo orale. Possono interessare i denti permanenti ma anche i denti da latte. Un qualsiasi stimolo durante la fase di formazione dello smalto, infatti, può alterare la struttura dello stesso dando origine a delle “macchie” sulla superficie del dente differenti tra loro per dimensioni e colore (dal bianco al marrone). L’origine delle macchie non è quasi mai certa, ma può dipendere da diversi fattori: ereditarietà, terapie antibiotiche prolungate e/o ripetute, patologie croniche o acute, malnutrizione e carenze vitaminiche, intolleranze alimentari e allergie, traumi, assunzione di alcool e droghe durante la gravidanza.
Le alterazioni post-eruttive si manifestano con il passare degli anni e sono: l’erosione, l’abrasione e l’usura che si evidenziano attraverso segni di perdita dei tessuti duri del dente, minore resistenza a placca e carie, ipersensibilità dentale, discromia o alterazione del colore del dente. Queste non si manifestano quasi mai da sole, ma sono sempre associate tra loro poichè quando lo smalto perde la sua integrità diventa molto più fragile e suscettibile ad ogni stimolo sia chimico (es acido) che fisico (bruxismo, serramento, onicofagia).
EROSIONE: È la perdita progressiva e irreversibile dello smalto dentale dovuta a fattori chimici. Questa patologia è legata principalmente al tipo di alimentazione: infatti i principali responsabili dell’erosione sono le sostanze acide presenti nei cibi e nelle bevande se assunte con frequenza. Tutte le volte che si mangia o si beve qualcosa ad alto contenuto acido – ad esempio bibite gassate, alcolici, ma anche alcuni tipi di frutta e verdura – lo smalto dentale viene esposto a questi agenti aggressivi e una parte di minerale dello smalto dentale si perde. In alcuni casi l’erosione può essere legata a fattori che derivano da condizioni di salute del soggetto quali: la gravidanza (emesi gravidica), il reflusso gastroesofageo e l’ernia iatale (determinano una risalita degli acidi con conseguente azione acidogena sugli elementi dentari), la bulimia e anoressia a causa del vomito indotto, il flusso ridotto di saliva, dovuto a patologie delle ghiandole salivari o all’uso di specifici farmaci.
ABRASIONE: È il logoramento circoscritto della struttura dentale dovuto a forze meccaniche. Le principali cause sono: presenza di ganci metallici di protesi mobili, utilizzo dei “metodi della nonna” con preparati a base di bicarbonato, l’uso scorretto di spazzolini con setole dure, uso di dentifrici abrasivi, abitudini viziate.
USURA: È il risultato di un logoramento dovuto al contatto prolungato tra denti. Le principali cause sono: bruxismo, malocclusione e interferenze occlusali.
È importante sottoporsi a controlli periodici dall’Odontoiatra e dall’Igienista dentale per prevenire i danni dei tessuti duri del dente e gestirne gli effetti.
COSA FARE
- È importante intercettare le alterazioni precocemente in modo da monitorare il loro sviluppo ed evitare che si trasformino in carie;
- Usare prodotti remineralizzanti (dentifrici, mousse) a base di microrepair o fluoruri per migliorare la qualità dello smalto prevenendo anche fastidi come la sensibilità;
- Prediligere l’uso dello spazzolino elettrico o manuale con setole morbide;
- Cambiare il proprio stile di vita partendo dall’alimentazione;
- Usare la cannuccia se si assumono bevande gassate per evitare il diretto contatto del liquido con lo smalto;
- Sciacquare la bocca con acqua o con una soluzione salina e posporre lo spazzolamento in caso di episodi di vomito;
- Usare sostituti salivari in caso di ridotta salivazione;
- Valutare con il proprio igienista e/o odontoiatra quale approccio prediligere per migliorare l’aspetto estetico della “macchia” attraverso terapie remineralizzanti in studio e/o a casa, sbiancamento dentale o utilizzo di resine infiltranti.
In caso di USURA è importante:
- trattare le malocclusioni, i precontatti occlusali, le parafunzioni, attraverso l’utilizzo di specifici bite secondo le indicazioni dell’odontoiatra;
- programmare controlli gnatologici e ortodontici frequenti.
COSA EVITARE
- È sconsigliato l’utilizzo di dentifrici e paste abrasive
- È importante evitare spazzolini con filamenti duri, manovre di spazzolamento aggressive, dentifrici troppo abrasivi o rimedi casalinghi
- Controllare l’assunzione di cibi e bevande acide e potenzialmente cariogene come succhi di frutta, agrumi, bibite gassate e zuccherate
- Evitare fumo e alcool
- Eliminare le abitudini scorrette come l’onicofagia o situazioni di stress emotivo (concausa del bruxismo)
- Evitare o posticipare il trattamento di malocclusioni o di riabilitazione protesiche necessarie