Infanzia e salute orale: il rooting reflex nei neonati
Conosciuto anche come Riflesso dei Punti Cardinali, a causa della possibilità di essere evocato nei quattro diversi quadranti oro buccali il ROOTING REFLEX appartiene alla categoria dei RIFLESSI PRIMITIVI (Fasici e Locali).
Questo particolare riflesso viene attivato da un leggero contatto intorno alla bocca e provoca azione attiva di ricerca con la lingua, l’apertura della bocca, la rotazione della testa e del collo, l’estensione e la flessione in direzione dello stimolo per trovare la fonte di nutrimento, sia essa il petto materno o il beccuccio del biberon.
Al tempo stesso il braccio del neonato si flette e la mano si muove in direzione della bocca aperta.
Quando il neonato viene nutrito al seno materno possiede quindi una serie di reazioni, racchiuse nel riflesso in esame, che lo mette in condizione di controllare il processo di ricerca del capezzolo, del raggiungimento di esso, della presa di contatto, di rilascio e di rotazione via da esso.
Il neonato conosce inoltre molto bene l’odore, il sapore, la consistenza ed il suono del capezzolo materno.
Sa anche molto bene come attirare l’attenzione della madre e quale posizione assumere.
Inoltre, venendo generalmente nutrito ad entrambi i seni, il neonato viene stimolato nella realizzazione di questo processo in tutte le direzioni.
In pratica un riflesso del genere, il ROOTING REFLEX, nasconde al suo interno la possibilità di fornire informazioni sensoriali importantissime al neonato, fondamentali per lo sviluppo della sua consapevolezza e delle consequenziali abilità motorie.
Se il ROOTING REFLEX è assente il neonato è a rischio sopravvivenza mentre se, al contrario, persiste oltre i tempi, può influenzare negativamente lo sviluppo delle abilità motorie della bocca fino a giungere, in casi estremi, ad alterare lo sviluppo della produzione del linguaggio.
L’ attivazione del riflesso provoca nel neonato una speciale sinergia di movimento che si caratterizza per una apertura e poi chiusura della bocca, protrusione e poi movimento di poppata da parte della lingua, inclinazione, flessione, estensione, flessione laterale e rotazione della testa.
Alcuni autori ipotizzano che questa singolare azione combinata costituisca la base per l’apprendimento, da parte del neonato, dei movimenti triplanari ( sagittale, frontale e traverso) della testa e del collo, andando a stabilire importanti e necessari meccanismi di feed back per la maturazione della fondamentale funzione di controllo del capo.
Il ROOTING REFLEX è presente alla nascita e generalmente tende a svanire ai tre mesi circa, fondendosi con l’azione volontaria, anche se alcuni autori in realtà sono riusciti ad osservarlo anche al quarto e addirittura al quinto mese di età ( Alexander, Boheme & Cupps).
Emerge durante la 28 settimana di gestazione ( Barnes, Crutchfeld) con una leggera risposta alla stimolazione al labbro superiore ma non a quello inferiore.
La risposta alla stimolazione nei quattro diversi quadranti oro buccali si considera presente alla 37 settimana di gestazione (Saint-Annie Dargassies).
ANALISI DEL RIFLESSO
Recettori Sensoriali
Il ROOTING REFLEX è attivato da un contatto leggero intorno alla bocca
– Risposta Fasica
La risposta di orientamento è attivata con l’apertura e l’attività di ricerca ( in gergo “brancolamento”) della bocca.
La risposta osservata include la protrusione della lingua e la rotazione, l’inclinazione, la flessione e l’estensione del capo.
Il neonato focalizza la sua attenzione in direzione dello stimolo e orienta la posizione della mano in direzione della bocca.
-Risposta Motoria Tipica
Il ROOTING REFLEX assiste il neonato nel localizzare e nella suzione al petto (o al beccuccio del biberon).
Questo riflesso stimola anche il posizionamento da parte del neonato della mano vicino alla bocca aperta ed al seno materno in maniera da poterlo toccare e addirittura, è stato osservato, di percuoterlo delicatamente durante la fase di nutrizione.
Questa attività, secondo alcuni autori, è da ricollegare allo stimolo percussorio per la produzione di prolattina ma anche, per ragioni di sopravvivenza, per allontanare eventuali rivali dal capezzolo materno.
Il ROOTING REFLEX sembra permettere al neonato di aprire ampiamente la bocca per afferrare il capezzolo materno ed inserirlo all’interno della cavità orale, in maniera tale da potersi attaccare in modo appropriato prevenendo eventuali pressioni dolorose sul capezzolo stesso.
Questo riflesso stimola inoltre l’attività della lingua in diverse posizioni, lateralizzazioni, elevazione e depressione durante la sua attivazione.
La rotazione della testa porta ad una interazione con altri movimenti volontari ed involontari del neonato come le reazioni di raddrizzamento del collo, la flessione e l’estensione del capo, la rotazione verso i lati, gli schemi di movimento in diagonale e anche nel rinforzare la preparazione al rotolamento del neonato, che avverrà nei mesi a venire.
La rotazione del capo può anche attivare il RTAC, riflesso tonico asimmetrico del collo ( Peiper, Barnes, Crutchfeld).
Il ROOTING REFLEX può costituire anche una base posturale involontaria che interagisce con i movimenti volontari del capo e lo sviluppo di alcune espressioni, come ad esempio il sorriso e il movimento di annuire (Heriza)
-Risposta Motoria Atipica
-Risposta Assente
L’assenza del ROOTING REFLEX può essere causata da problemi a carico del SNC, disfunzioni senso motorie o farmaci somministrati dopo il parto.
Questa assenza può inficiare l’abilità del neonato di nutrirsi con efficacia al seno (o al biberon) mancando l’abilità di aprire la bocca e localizzare il capezzolo.
La lingua non farà esperienza dei movimenti di lateralizzazione, di elevazione e di depressione con protrusione, necessari per la suzione.
L’attività di nutrimento risulterà quindi disorganizzata, perché il braccio non si fletterà e la mano di conseguenza non si orienterà verso la bocca per stabilizzarsi e massaggiare il seno materno.
Il neonato avrà inoltre una esperienza sensoriale limitata per i movimenti e le rotazioni della testa ed anche interazioni limitate con altri riflessi ed altre reazioni
-Risposta Prolungata
Una risposta prolungata del ROOTING REFLEX interferirà con lo sviluppo normale delle abilità di suzione e dello sviluppo delle abilità motorie orali e del linguaggio.
In genere sono state riscontrate maggiori reazioni di evitamento al contatto piuttosto che all’orientamento.
Quando il contatto viene applicato il neonato potrebbe aprire la bocca in misura aumentata e con troppa intensità, andando a provocare una iperestensione del collo e la retrazione della lingua.
-Risposta Asimmetrica
Una risposta asimmetrica al ROOTING REFLEX può essere causata da una lesione al nervo facciale, da una lesione muscolare o addirittura da un danno al cervello.
Questa risposta atipica può causare una perdita di liquido da una parte della bocca e anche il trattenimento del cibo in una guancia in uno dei lati.
Il permanere a lungo di una risposta asimmetrica al riflesso può causare uno sviluppo asimmetrico nella abilità della lingua e della bocca predisponendo il neonato al trattenimento del cibo nella guancia, alla perdita di liquido dalla parte della bocca colpita e ad una nutrizione di qualità insufficiente.
Dott. GIANCARLO RUSSO
Neuro Riabilitatore Pediatrico
Neuro Riabilitatore dell’ Adulto
Fisioterapista ( Ordine TSRM di Roma n. 6057)
Ipnologo