Giornata Internazionale dell’igienista dentale – Liguria – Sardegna

PROTESI PARZIALI RIMOVIBILI

Cosa sapere

Le protesi parziali rimovibili, più conosciute come scheletrati, o protesi scheletriche , si eseguono per sostituire alcuni denti mancanti nell’arcata dentaria. La scelta tra una protesi fissa ed una protesi parziale rimovibile dipende in larga misura dal numero, dalla posizione, dalla condizione e dalle strutture di supporto dei denti pilastro e dall’analisi degli spazi edentuli. Gli scheletrati sono costituiti da selle in resina sulle quali sono montati i denti mancanti e da un’intelaiatura metallica fusa che si aggancia ai denti residui mediante ganci, se i denti non vengono ricoperti( soluzione semplice ma non in grado di garantire un’estetica ottimale), o mediante l’utilizzo di attacchi di precisione, se i denti residui nell’arcata vengono ricoperti con corone con attacco. Gli attacchi, oltre ad essere invisibili rispetto ai ganci, garantiscono una migliore stabilità della protesi.

COSA FARE

L‘importanza di una buona Igiene delle protesi scheletrate si rende necessaria per diminuire il rischio di malattie del cavo orale quali gengiviti, carie e alitosi che sono dovute alla placca batterica e ai residui di cibo che si accumulano anche sulle protesi.

La manutenzione e l’igiene sono molto facili: basta uno spazzolino e un detergente. È necessario pulirle dopo ogni pasto, sciacquandole bene con l’acqua per eliminare i residui di cibo. Tenendo la protesi in una mano e lo spazzolino nell’altra, in un lavandino preventivamente attrezzato con un asciugamano morbido sul fondo o riempito di acqua, in modo da attutire l’urto e prevenire la rottura della protesi se dovesse cadere. Spazzolate bene tutte le superfici della resina e dei denti.

È buona norma che ogni notte, dopo averle pulite, vengano messe in una soluzione disinfettante per 5/10 minuti, in maniera da diminuire la carica batterica.

È preferibile togliere la protesi durante le ore notturne a seconda dei casi che, devono essere valutati dall’igienista e dell’odontoiatra.

I denti su cui si poggiano le protesi parzialmente rimovibili, sono ad alto rischio carie per cui è necessario sottoporli ad un’accurata igiene orale domiciliare e professionale e ai trattamenti specifici.

COSA EVITARE

Rimandare l’appuntamento di controllo dall’odontoiatra soprattutto in presenza di lesioni sulle mucose

Lasciare la protesi in bocca durante le manovre di igiene orale

Lasciare la protesi nel cavo orale se non indicato dall’odontoiatra e dall’igienista dentale.

Protesi totale mobile e Protesi fissa su impianti

COSA SAPERE

La perdita dei denti è l’espressione di una scarsa qualità di vita di una persona, strettamente correlata agli elementi stressanti della stessa. Ciò include le esperienze sociali, emotive, economiche ed educative specifiche di una persona, nonché problemi di salute come la malattia cronica, le condizioni genetiche, l’assunzione nutrizionale e lo stile di vita. L’edentulismo parziale o totale deve essere considerato quindi, una vera e propria disabilità. Gli studi hanno dimostrato che le persone che hanno perso cinque o più denti all’età di 65 anni sono anche più inclini a soffrire di altri gravi problemi di salute come la malattia cardiovascolare, il diabete e l’osteoporosi che potrebbero limitare gravemente l’aspettativa di vita. La scelta di sostituire i denti con un trattamento protesico è basata su diversi aspetti motivanti che sono legati: all’aspetto fisico (ripristino del proprio aspetto), ai fattori soggettivi, culturali, legati all’età, al sesso ed infine alle condizioni sociali ed economiche. Tutti questi fattori sono analizzati dall’odontoiatra che prende in carico il paziente insieme al quale, decide quale protesi è più indicata al caso. La scelta del tipo di protesi infatti è influenzata da alcuni parametri tra cui:

  • Lo stato di salute generale del paziente.
  • La situazione dentale, la condizione dei denti residui, e la situazione parodontale, la quantità di osso presente.
  • Il mantenimento dell’igiene orale.
  • La motivazione e le aspirazioni del paziente.
  • I vantaggi e svantaggi a lungo termine della protesi.
  • I costi.

I manufatti protesici comprendono:

  • Protesi mobili totali
  • Protesi mobili parziali (i cosiddetti scheletrati)
  • Protesi totali rimovibili appoggiate su 2 o 4 impianti
  • Protesi totali fisse cementate o avvitate su impianti

Protesi totale mobile

La protesi totale comporta la sostituzione della dentatura naturale mancante e delle strutture associate dei mascellari per quei pazienti che abbiano già perduto tutti i loro denti naturali residui o che sono prossimi a perderli. Le protesi totali mobili determinano un cambiamento della qualità della vita in quanto anche se ben strutturate, richiedono una sorta di adattamento, diventa necessario rivedere i propri obiettivi, aspettative, gli standard o le regole alle condizioni di vita. Le variazioni riguardano l’alimentazione con un significativo impatto sull’apporto dei nutrienti, si tende a preferire cibi morbidi e a ridurre l’assunzione di proteine. Si verificano alterazioni fonetiche che persistono fino a quando ci si adegua al nuovo manufatto.

È fondamentale avere un’adeguata igiene della protesi con adeguati metodi che comprendono spazzolamento quotidiano, utilizzo di antimicrobici. Prevenire la formazione del biofilm sulla superficie delle protesi è importante per mantenere l’igiene compatibile con l’equilibrio della salute orale. Imperfezioni microscopiche, porosità nel materiale protesico e superfici ruvide della stessa, rappresentano infatti, un serbatoio per batteri e funghi (Candida albicans) e quindi un fattore di rischio infettivo. Anche protesi apparentemente pulite potrebbero essere contaminate. L’igienista dentale guiderà il paziente nella scelta degli strumenti domiciliari più adeguati per l’ igiene della protesi mobile.

Importante non trascurare anche l’igiene del cavo orale e controllare sempre l’integrità dei tessuti molli. Qualsiasi alterazione deve essere segnalata al proprio odontoiatra o igienista dentale.

Le protesi totali necessitano inoltre, di un adattamento periodico e/o di modifiche che possono includere la ribasatura o il rifacimento per mantenere un giusto adattamento ai tessuti del cavo orale.

Protesi fissa su impianti

La necessità di una protesi su impianti rappresenta un’alternativa alla terapia protesica convenzionale. Il trattamento protesico implantare deve essere pianificato per determinare la localizzazione, il numero e la posizione degli impianti da inserire. La protesi fissa su impianti è associata ad una maggiore soddisfazione del paziente in quanto garantisce maggiore stabilità e comfort nella masticazione e nell’estetica.

Le mucose intorno agli impianti e le gengive intorno ai monconi dei denti naturali residui , devono essere sempre mantenute in salute, prive di placca, tartaro, infiammazione e sanguinamento, senza alcuna alterazione di forma o colore, che se presente, deve essere segnalata all’odontoiatra e all’igienista dentale. Prioritario pertanto eseguire controlli periodici dall’igienista dentale per garantire la longevità delle strutture protesiche e dei tessuti perimplantari.

Cosa fare

In presenza di protesi mobile totale è necessario seguire le raccomandazioni dell’igienista dentale e dell’odontoiatra sull’alimentazione e sui comportamenti adeguati da mettere in atto.

  • Sminuzzare il cibo i primi giorni e assumere alimentazione morbida
  • Leggere a voce alta per migliorare la dizione
  • Effettuare l’igiene della protesi dopo ogni pasto. Se questo non è possibile almeno sciacquare con acqua per eliminare i residui di cibo
  • Disinfettare le protesi due/tre volte la settimana, mediante immersione in una soluzione disinfettante, in un contenitore dedicato.
  • Sciacquare sempre accuratamente la protesi prima di riposizionarla nel cavo orale, perché eventuali residui di disinfettante potrebbero irritare le mucose
  • Rimuovere la protesi qualche ora al giorno, nel caso vi fossero decubiti o difficoltà a tenerla indossata
  • In caso di decubiti, applicare pennellature con olio di vitamina E
  • Rispettare le sedute di richiamo di igiene orale , per permettere all’igienista di rimuovere eventuale tartaro dalle protesi e perfezionare le tecniche di spazzolamento
  • Utilizzare in assenza di saliva (xerostomia) o in caso di scarsa salivazione (iposcialia) gel lubrificanti, con effetto di almeno tre /ore, sul palato e sulla gengiva aderente , per evitare sfregamenti e conseguenti irritazioni delle mucose
  • Effettuare una corretta igiene sui denti residui

COSA EVITARE

  • Starnutire , sbadigliare
  • Masticare cibi troppo duri
  • Masticare cibi troppo appiccicosi
  • Rimuovere la protesi durante la notte se non indicato dall’odontoiatra e dall’igienista dentale
  • Lavare la protesi con prodotti aggressivi
  • Spazzolare la protesi mobile senza toglierla dalla bocca.

Bibliografia

J.C. Davenport, J.M. Thomason, Prosthetic Treatment of Edentulos Patient, Wiley-Blackwell, 2011

G. Preti, Riabilitazione protesica, Vol.3, Edra Masson, 2004

Viviana Cortesi Ardizzone, Antonia Abbinante, Igienista Orale terapia e pratica professionale, Edra, 2013

Antonella Tani Botticelli, Imparando dall’Esperienza, Ariminum Odontologica, 2007